I gioielli di Piazza Affari
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Diversi titoli italiani esprimono un trend evidentemente al rialzo ma non risultano cari. Non solo bancari e risparmio gestito, ma anche nomi dell’industria, delle infrastrutture o in ambito tecnologico.
La dinamica della forza relativa dell’indice Ftse-Mib verso l’area euro rimane incoraggiante, ed anche il trend dei prezzi solido. Numerose società listate a Piazza Affari mantengono una buona tendenza al rialzo, pur non essendo cari. Una selezione può aiutare a identificare alcuni candidati da inserire in portafoglio, per coloro che non vogliono assumersi un rischio di mercato eccessivo, guardando ai titoli tecnicamente ben impostati ma non cari come valutazioni.
Intesa Sanpaolo (settore banche, P/e atteso pari a 8,6, dividend yield del 7,6%, beta di 1,2): il titolo sembra puntare ai massimi del 2007, con resistenza intermedia a ridosso di 4,8-4,9 euro.
Generali (settore assicurazioni, P/e atteso pari a 12,8, dividend yield del 4,1%, beta di 0,87): titolo in storno dall’ipercomprato, ma la struttura di medio periodo rimane solida.
Prysmian (settore industriale, P/e atteso pari a 19,7, dividend yield del 1,1%, beta di 0,97): legame con l’indice non elevato, la dinamica di medio periodo rimane saldamente rialzista.
Poste Italiane (settore servizi finanziari e spedizioni, P/e atteso pari a 9,2, dividend yield del 7,2%, beta di 0,77): il titolo sfrutta la scia del breakout dei precedenti massimi storici.
Leonardo (settore tecnologia e difesa, P/e atteso pari a 20,6, dividend yield del 0,8%, beta di 0,74): per chi è disposto a sopportarne la alta volatilità, il trend resta tuttora rialzista.
Banco Bpm (settore banche, P/e atteso pari a 8,9, dividend yield del 13%, beta di 1,1): dividendo molto alto e risiko bancario spingono i prezzi sempre più verso l’alto.
Banca Generali (settore risparmio gestito, P/e atteso pari a 15,1, dividend yield del 2,6%, beta di 0,78): il possibile candidato a inserimento nell’indice Ftse-Mib innesca possibilità di ulteriore overperformance.
Ma numerose occasioni sono disponibili nell’ambito delle medie capitalizzazioni, che esprimono a volte un legame molto basso con l’indice generale.
Credem (settore banche, P/e atteso pari a 7,8, dividend yield del 6,3%, beta di 0,96): forza relativa molto elevata per queta azione, che sta testando i massimi storici.
Equita Group (settore finanziario, P/e atteso pari a 14,3, dividend yield del 6,8%, beta di 0,22): l’azione sta aprendo nuovi massimi storici, che dovrebbero attirare ulteriori acquisti speculativi.
Danieli (settore industriale, P/e atteso pari a 9,8, dividend yield del 1,1%, beta di 0,56): dopo una seconda parte del 2024 da dimenticare, i prezzi stanno tornando a galoppare con prima forte resistenza in area 32-32,5 euro.
Cembre (settore elettronica, P/e atteso pari a 19, dividend yield del 4,2%, beta di 0,47): dinamica di medio periodo invidiabile, attenzione all’eventuale superamento di 45 euro.
Cairo (settore media, P/e atteso pari a 8,7, dividend yield del 5,6%, beta di 0,72): titolo ben impostato graficamente, oltre l’area di resistenza 2,9-3 euro possibilità di ulteriore accelerazione.
Maire (settore infrastrutture, P/e atteso pari a 15,2, dividend yield del 2,1%, beta di 0,88): la forza delle infrastrutture permette al titolo di rafforzarsi in modo costante.
Txt (settore software, P/e atteso pari a 22, dividend yield del 0,6%, beta di 0,32): prezzi in forte accelerazione negli ultimi mesi, ma i multipli non sembrano ancora troppo elevati.
Reply (settore servivi IT, P/e atteso pari a 26,7, dividend yield del 0,6%, beta di 0,9 il possibile candidato a inserimento nell’indice Ftse-Mib innesca possibilità di ulteriore overperformance.
Ovs (settore abbigliamento, P/e atteso pari a 11,3, dividend yield del 2%, beta di 1): titolo in deciso rafforzamento, possibile test nel medio periodo verso al resistenza a ridosso di 4,5 euro. (Riproduzione riservata).