set 22

The 100 TXT Days: 2° settimana - By Tatiana Coviello, Group Chief People Officer

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Volata un'altra settimana e le cose che continuo ad imparare sono tantissime. Mi appunto quelle che voglio fissare nel tempo.

  1. L'importanza del feedback continuo. Un manager mi ha detto: "prendersi cura delle persone in un'azienda è come in una relazione, non puoi ricordarti del tuo compagno solo nel suo anniversario". Niente da aggiungere, rifletto.
  2. Un software green. Attraverso il nostro FPO (Flight Profile Optimiser) gli aerei possono risparmiare dal 4% al 6% del carburante inquinando meno; se ne occupa un team di Berlino che sul tavolo ha lo Yoda di Star Wars. Chissà cosa avrebbe fatto Leonardo se quando ha scritto il Codice del volo nel 1505 avesse avuto a disposizione i codici del nostro FPO, il suo CA176 avrebbe riempito i cieli di allora?
  3. Start Upper & Co. Anche TXT Group ha i suoi Zuckerberg e Steve Jobs solo che si chiamano Alex, Michael ed Oliver fondatori di Pace, azienda entrata nel Gruppo TXT al 100% nel 2020. Ho conosciuto Michael ed Alex e la loro incredibile storia nella mia visita a Berlino. Anche loro sono partiti con poco e niente, come ogni startupper che si rispetti, solo che invece di un garage hanno iniziato in uno scantinato di 20 metri quadri in tutto e una toilette sul cortile (non certo piacevole nell'inverno berlinese). Pochi soldi a disposizione investiti in Software e un mobilio assemblato insieme a parenti ed amici con il fai da te. Unico elemento di lusso: un tappeto blu, trovato da Alex nel negozio di un amico a un prezzo di favore. Di giorno il lavoro come dottorandi di ricerca presso il Politecnico berlinese e di sera il lavoro per distillare l'idea d'impresa. Poi, con la crisi del settore arriva il progetto Dolores, che per i collaboratori di Airbus rappresenta "dolori" veri e propri visti i tagli di personale, per Pace invece una opportunità di prendere le commesse che il settore continuava a richiedere al mercato. Dopo 25 anni dallo scantinato si è passati oggi a una company di 90 persone, che lavorano in una bellissima location all'interno di una vecchia stazione ferroviaria a Berlino con uffici distaccati a Toulouse, Dallas e Seattle.
  4. Uscire dalla confort zone. Sempre a Berlino ho conosciuto Alberto e Monica, due ragazzi che per tre anni hanno deciso di lasciare la sede principale milanese ed andare ad annusare l'ambiente tedesco. L'esperienza in Germania ha fatto crescere anche Daniele: due anni di birra e Wurstel lo hanno portato a diventare il nostro Amministratore Delegato. Chiaramente sto scherzando e probabilmente la birra non c'entra, lui direbbe che quella gli ha solo fatto crescere la pancia, ma una cosa è certa: il coraggio di uscire dalla propria zona di comfort, di sperimentare modi di lavorare diversi e culture diverse, in TXT viene premiata.
  5. LOB? So che sembra banale ma quando sei abituato a sentir parlare di BU per dire Business Unit e poi all'improvviso intorno a te tutti parlano di LOB (Line of Business) magari ti senti un po' tonto a chiedere cosa significa. Io lo faccio: chiedo tutti gli acronimi. Parlare la stessa lingua ed usare gli stessi codici quando entri in un'azienda è importante. Domandare è lecito, rispondere è cortesia, e per fortuna i miei colleghi sono tutti pazienti e cortesi nel rispondere alle mie mille domande curiose.

Le sfide continuano anche questa settimana (Week 3)

  1. Abbiamo un incontro sindacale per l'informativa sullo Smart Working, ci saranno alcuni elementi di discussione ma l'intento è comune: continuare ad offrire ai nostri collaboratori la possibilità di conciliare famiglia e lavoro, lavorare per obiettivi ed incentivare la loro salute e sicurezza.
  2. Preparare una comunicazione esterna per lo Smart Working: non è banale, la comunicazione intorno a questo tema è molto confusa e dibattuta, dare un messaggio chiaro di quanto lo Smart Working non sia Home Office ma si basi sulla gestione del business per obiettivi è un passaggio di Mindset non solo per i collaboratori della propria azienda, ma anche per l'opinione pubblica.
  3. Approfondire il progetto di Leadership avviato in Germania e vedere come allinearlo a necessità di Gruppo più ampie. Un modello di Leadership chiaro sta alla base di un percorso formativo. Oggi tutte le aziende dovrebbero fare una profonda analisi di come i propri modelli interni si siano sviluppati e come vadano ripensati. Domandarsi seriamente quale sia il modello di Leadership vissuto e percepito dai propri collaboratori e quale quello da perseguire per gestire al meglio le sfide future diventa cruciale.

#connectingthedots

Tatiana Coviello

CPO TXTGroup