Insieme per uno sport più sicuro: nasce l'App ChangeTheGame, contro abusi e violenze nello sport
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Contro gli abusi e qualsiasi tipo di violenza psicologica e fisica nel contesto sportivo. Nasce con questo presupposto la prima app, ChangeTheGame, in difesa e per prevenire comportamenti inopportuni nello sport. Il progetto è stato realizzato grazie alla collaborazione tra Fondazione Snaitech, Vero Volley e ChangeTheGame. Quest’ultima realtà è un’associazione che sta lavorando per diffondere e costruire una corretta cultura sportiva per promuovere l'attività fisica, non solo come mero agonismo ma anche come uno spazio inclusivo, sicuro e accogliente dove non sia tollerata alcuna forma di violenza.
L’app è stata presentata nel corso di una conferenza stampa a Milano, in cui i vari protagonisti hanno chiesto in maniera ripetuta l’aiuto del Coni e delle Federazioni per affrontare in maniera sinergica questa “battaglia”. Negli ultimi tempi, ChangeTheGame si è esposta e schierata a favore delle ex ginnaste che hanno fatto emergere il caso delle Farfalle della ritmica (per cui da poco è stata disposta l’imputazione coatta per l’allenatrice e dt Emanuela Maccarani).
L’app ChangeTheGame
Gli abusi più diffusi, non solo nel contesto sportivo, ma in vari ambiti sono, oltre che quelli fisici e sessuali, quelli che non si vedono: pressioni psicologiche (si parla del 30%) e maltrattamenti, soprattutto a livello giovanile, sono all’ordine del giorno. Quattro minore su dieci, spesso prima dei 14 anni, ha vissuto sulla propria pelle abusi fisici o di altro tipo e prima dei 16 di natura sessuale. I maltrattamenti si verificano in ambienti che dovrebbero essere sicuri, come spogliatoi, docce e spesso sono reiterati: secondo i dati diffusi dall'associazione, per un quarto o un terzo delle vittime gli abusi si protraggono per almeno sei mesi.
Non sempre e non per tutti è però facile trovare la forza ma soprattutto il coraggio di denunciare soprusi di vario tipo: stando alle indagini il 56% dei minori non cerca aiuto. Il 47% percepisce un abuso come tollerabile, il 30% teme di sembrare debole e il 17% ha paura delle possibili conseguenze e molti non sanno a chi rivolgersi. Su questo principio nasce l’app, sviluppata da TXT Group, che cerca di eliminare eventuali timori e barriere comunicative.
FONTE: LUCE.LaNazione.it
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